Medico chirurgo esperto in nutrizione. Nel 2014 si laurea all’Università degli Studi dell’Insubria di Varese. Inizia la sua attività in uno studio medico dermatologico polispecialistico dove si occupa di laserterapia. In quel periodo si appassiona di Nutrizione e comincia a comprendere come l’alimentazione influisca sulla salute generale dell’organismo, vedendo miglioramenti significativi nelle patologie dermatologiche a seguito di correzioni sul piano alimentare. Approfondisce la materia frequentando e superando corsi e seminari e master sull’alimentazione, in particolare vegetariana e mediterranea, e sulla longevità in salute. Nel 2017 partecipa a un seminario dell’associazione La Grande Via e comprende, grazie agli insegnamenti del dottor Franco Berrino, come sia per lei di primario interesse una valutazione olistica della persona andando ad agire sulle cause e non sui sintomi, promuovendo innanzitutto la prevenzione. Nello stesso anno diventa medico ricercatore del progetto EDUC.A.RE (EDUCazione Alimentare nei ricoverati in degenza riabilitativa e day hospital Istituto REdaelli di Vimodrone-Milano) che ha come obiettivo prioritario educare i ricoverati a prendere consapevolezza che l’alimentazione mediterranea è fonte di salute. Accanto a questo obiettivo il gruppo ha cercato di studiare anche le ricadute nella componente Clinica e Riabilitativa; inoltre, si è cercato di promuovere la componente di Medicina Preventiva stimolando i degenti alla consapevolezza del ruolo preventivo sulla disabilità (riabilitazione preventiva) e sull’importanza che una dieta sana diventi un’abitudine da proseguire dopo la dimissione. Inizia a collaborare con La Grande Via dal 2018 svolgendo l’attività di medico nei seminari dell’associazione e partecipa alla programmazione di vari eventi. Nel 2019 scrive articoli su cibo e salute per la rivista Terra Nuova. Svolge attività di consulenza nutrizionale con lo scopo di promuovere la salute, partendo dal cibo per arrivare a far conoscere un intero stile di vita rinnovato. Mamma di una bimba con sindrome di Down, promuove la diversità e l’inclusione.